1. La questione di oggi – Secondo il mio modesto parere

    AvatarBy Souji Okita il 25 April 2015
     
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    25 Aprile, piccola riflessione - Secondo il mio modesto parere



    Il fascismo è stato un tentativo. Il tentativo di creare un'etica sociale condivisa da tutti gli italiani (per italiani Mussolini intendeva chiunque approvasse l'ideologia fascista, non i nati in Italia e questo i "neofascisti" ovviamente non lo sanno). Una dittatura che imponesse, inizialmente, leggi morali e politiche per gettare le basi a un'ideologia universale per l'unico e ultimo obiettivo: il bene dello stato. Un tentativo ambizioso.
    Credere al ventennio come a un periodo di puro e banale male e repressione del dissenso è un'opinione sinistroide e priva di fondamento storico. Il fascismo è stata l'espressione politica del neoidealismo di Gentile e Croce, con tutti i danni che ovviamente ha portato, considerando che per uniformare il pensiero politico bisogna reprimere il dissenso. Ciò che ha fatto fallire questo puro e utopico sogno fascista sono state le leggi razziali e l'alleanza con la Germania, questo è un fatto. Giudicare tale ideologia sbandierando la parola libertà nel bel mezzo della più grande dittatura contemporanea che è l'imperialismo capitalista è anacronistico e fasullo. Rendere omaggio alla storia e a qualsiasi tipo di battaglia sociale è un dovere di ogni cittadino, non lo metto in dubbio, ma continuare a innalzare bandiere rosse contro bandiere nere nel 2015 è privo di significato.
    Oggi abbiamo la possibilità di leggere e comprendere la storia, oggi, dovremmo liberarci da quelle bandiere e studiare i fatti del mondo con occhio critico. Mussolini ci ha provato come ci provò Lenin, un giudizio in merito possono averlo i partigiani del '45 non i partiti odierni, né i giovani che chissà in nome di cosa dibattono sui social su come o sul perché sia giusto o meno festeggiare oggi.
    Bisognerebbe studiare il fascismo in ottica comparativa, liberandosi da pregiudizi inutili e da posizioni stagnanti che non fanno altro che incrementare un giudizio essenzialista inutile alla società ingabbiata nella globalizzazione. Quindi, perché non informarsi? Perché distinguersi e parlare per opposizioni?

    Ed ecco a voi due citazioni:

    “Vogliamo educazione comune: come darla o riceverla, senza una fede comune? Vogliamo formare una Nazione: come riuscirvi, se non credendo in uno scopo comune, in un dovere comune... in una fede comune? E donde possiamo noi dedurre un dovere comune? (...) La Patria deve essere il vostro Tempio. Dio al vertice, un Popolo d’eguali alla base; (...)Per voi l’Italia avrà, sì come un solo Dio nei cieli, una sola verità, una sola fede, una sola norma di vita politica sulla terra”
    -G. Mazzini

    “In Italia, compagni, c'era un solo socialista capace di guidare il popolo alla rivoluzione: Mussolini. Ebbene, voi lo avete perduto e non siete capaci di ricuperarlo!”
    -Lenin

    Non voglio giudicare o mettermi dalla parte di nessuna ideologia che non possa rappresentare il presente, né spezzare una lancia in favore del fascismo, ma dimostrare l'importanza dell'interpretazione storica dei fatti che riguardano il nostro paese. Un'interpretazione che deve lasciar spazio a qualsiasi tipo di dubbio, al di là di posizioni personali.
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