1. La questione di oggi – Secondo il mio modesto parere

    AvatarBy Souji Okita il 19 Mar. 2015
     
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    Questione di cattiveria – Secondo il mio modesto parere



    L'ignoranza politica di questo mondo non è un errore, non è incapacità, è una scelta precisa e mirata al mantenimento del potere e dell'egemonia degli stati che si auto-considerano “occidentali”. Il rapporto che questo cosiddetto occidente sta avendo contro e sull' Isis (il cui acronimo è una dichiarata invenzione americana) ricalca perfettamente una scelta mediatica precisa: continuare ad esercitare la propria influenza sull'opinione pubblica. Trovare un nemico per fare casse, perché che la guerra sia un investimento per il futuro l' America dovrebbe saperlo molto bene.
    Quanto si è sconvolta l'opinione pubblica dopo la notizia dell'utilizzo delle bombe al cloro? Che barbari assassini. Eppure forse qualcuno non si ricorda che il 30 Maggio 2008 è stata adottata la “Convenzione per abolire le bombe a grappolo”, ordigni che esplodendo disperdono pezzi e schegge. Insomma, un' arma senza scampo usata contro i civili. Informo chi non lo sapesse, che la convenzione non è stata sottoscritta da: Stati Uniti, Russia, Israele, Brasile, Cina, India, Pakistan. Ma interessa davvero a qualcuno? Perché l'opposizione politica non può basarsi solo una contrapposizione di opposti, non si può analizzare questa “piccola” cosa dicendo semplicemente: “loro lo hanno fatto, ma anche gli altri”, sarebbe come cadere nel sistema stesso che si articola sulle contrapposizioni. Il punto su cui vorrei invece soffermarmi, consiste nel fare attenzione nel giudicare le differenze, perché le differenze esistono in maniera specifica, non possono essere totali, essenziali. Ma sono utili strumenti di propaganda e di auto-legittimazione politica. Tanto i temibili “terroristi” tanto l'utilizzo del terrorismo mediatico infetta l'informazione e guasta l'opinione pubblica. Avere paura di una guerra è ridicolo, la guerra esiste da molto prima. Ma la questione in Siria non ci faceva paura, mancava la chiacchiera da bar, mancava la discussione politica. Quando il governo italiano ha preso in mano l'argomento ha usato l'ignoranza dei propri cittadini e l'egemonia sui media contro i concetti fondamentali di tolleranza e di integrazione, che nulla c'entra con la violenza. Non può essere una questione di parti, non lo è. Non ci sono i cattivi, c'è un sistema ideologico che si fonda sul capitalismo, sulla complicità nel sottolineare le differenze e usarle per sostenere il potere. Il problema è il complesso su cui si fonda il mondo di oggi. Bisognerebbe fare il possibile per distruggerlo e costruirne uno diverso, libero dallo stereotipo.
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